La “Signora” calpesta le aiuole
davanti alla billennaria colonna;
svilisce la Legge e il Dovere
decomponendosi nello squallore del “Potere”.
Nel Palazzo degli Aldobrandini
al riverbero dell’ultimo raggio
discorsi trafitti di viltà e di nepotismo
si diradano nell’elegante bazar.
L’ afflizione e il malumore
sotto il greve giogo sgranano gli occhi
al ritmo dell’insurrezione.
Nella cenere gli abiti depongono i lustrini.
2013 © Eleonora Ruffo Giordani