domenica 15 gennaio 2012

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Ti prego di non dimenticare che l’essere
che tu chiami tuo schiavo è nato dal tuo stesso seme,
gode del tuo stesso cielo, respira la tua stessa aria,
vive e muore come te!
Guardati dal disprezzare un uomo la cui condizione
può essere la tua, nel momento in cui gli manifesti
il tuo disprezzo.
Seneca, Lettere a Lucilio (63-65)





Muoiono
Nella notte turbinosa
vento assume
lamenti umani.
Il bambino,
toccato dal lontano ha paura.

Ricordi come fantasmi
declamati da demoni bianchi
riaffiorano alla memoria.
Storia, progresso, civilizzazione
terrificano le coscienze.

Si odono le grida di Cochise,
figlio di Chiricahua.
Pianti nelle stive.
Sangue!
Perle nere
“bestiame”
venduto e comprato.

De Gobineau e Chamberlain
uccidono l’ultimo seme
d’Infinito.
Sete di sangue innocente
complotti inumani
danno vita a esseri deformi.

Dittatura determina razza,
domina, distrugge
sottopone a condanna.

Genocidio nei lager!

Tra vele sbrindellate
d’ipocrisia, nella foschia
s’aggira ancora Caino.

Sogni senza speranza, muoiono!

© Eleonora Ruffo Giordani 09/12/05